La magica freddezza del suo colore evoca fantasmi e iatture
che gli istrioni dei teatri temono.
Ma la sua forma romantica e il suo soave profumo richiamano timidezza
e riservatezza. Non sfacciata nel colore, non sfacciata nelle forme, né nelle
dimensioni, la violetta è fedele a sé stessa…ritroviamo nella sua forma a cuore
i colori dell’alba e i profumi di Parma…Fiore del quale non poteva fare a meno la duchessa Maria Luigia , è simbolo stesso della città ducale e con la stessa Parma ha uno storico legame.
A tal punto lei amava questo fiore, che se ne circondò
completamente, fino a preferire il suo colore per sé stessa e i suoi servitori. E fu lei a volere quel
profumo esclusivo di cui oggi tutti godiamo.
In Francia i suoi fiori vengono canditi, ed ecco il risultato...
così bello e fragile da sembrare surreale.
Tanto è timida nelle fattezze, quanto poco lo è nella
riproduzione. Essa si riproduce in modo ambivalente, sia sessualmente che
vegetativamente, e per questo è facile che tappezzi velocemente lo spazio che
la circonda.
le mie violette |
Non ama particolarmente il sole. La sua timidezza non le
permetterebbe di reclamare i raggi del sole, e quindi ne gode soavemente, sotto
le fronde di un cespuglio, sotto una legnosa foglia di magnolia, ai piedi di
una quercia, ai bordi di qualche aiuola, tra le pietre di un giardino roccioso…
Qualche signora, che segue la moda, la preferisce
coloratissima e un po’ esagerata nelle forme, e per questo nei vivai ne
troviamo anche dei colori del fuoco e della ruggine, dai petali un po’
sfrontati, dalle foglie carnose….
Ma la violetta è quel che è. Chi la ama davvero la
preferisce selvaggia e scostante, nascosta sotto qualche foglia di bosco, dai
piccoli fiori delicati e dalle foglioline minute, che rasentano, nella loro
rotondità, la perfezione del cerchio di
Giotto….
Foglie rotonde che fanno da letto alla rugiada del mattino…
Quando ero piccola mia mamma mi comperò una bambolina che
profumava intensamente, così intensamente di violetta, che ancora oggi ricordo
quel profumo come fosse ieri.
La bambolina era minuta, quasi invisibile, tutta viola…e oggi,
anche se ha perduto la brillantezza di quei colori e la scia di quel profumo,
ancora la conservo in una scatolina, un po’ ingrigita dal tempo ma sempre la
mia preferita…
Se ci capita di passeggiare in un bosco e di intravedere un
puntolino viola o bianco, inchiniamoci a sbirciare, accarezziamo, se vogliamo,
odoriamo, se possiamo, e ammiriamone gli algidi colori, ma non strappiamo dal terreno la
piccolina….consideriamola il portafortuna del nostro cammino, e lasciamo alle
nostre spalle questo piccolo, meraviglioso miracolo della natura.
Autore: Emanuela Sannipoli
grazie dell'articolo. amo i fiori. amo le viole e le rose. proteggo gli animali.
RispondiEliminaGrazie raffaella dei tuoi commenti quanto prima tornero' a scrivere sul mio blog
Eliminae amo ogni forma di creatività...ne ho sperimentate tante.
RispondiEliminaCara Raffaella, allora ci capiamo, io della creatività ne faccio una ragione di vita
RispondiEliminaLA TIMIDEZZA FA DI QUESTO FIORE UN PUNTO DI FORZA NEL COLORE CHE NESSUNO PUò NON NOTARE E AMMIRARE SE PUR PICCOLO SI FA AMMIRARE SEMPRE .
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