Una delle cose più affascinanti nei fiori è il loro meraviglioso riserbo.

Henry David Thoreau

lunedì 14 maggio 2012

La peonia


La peonia evoca un dispetto.
E’ innocentemente dispettosa come un ricciolo ribelle, come una goccia di sudore incontrollabile, come la mosca che ti ronza intorno…





C’è tutto il palpitare dell’attesa, attorno alla peonia…la desideri, finalmente la trovi (non è che la si trovi così facilmente, o magari non si trova quella che si desidera  nella forma e nei colori, o magari la si trova già nel suo vaso con i suoi fiori che non nascono dal tuo amore), la compri, la pianti

…e lei non ti fiorisce …

Pochi ti informano che il suo rizoma ha questa prerogativa: è indipendente. Da te, dal tuo desiderio di vedere finalmente “quel” fiore che tanto hai desiderato, così bello e dalla vita così breve, così ricco da sembrare il tutù di una ballerina, prorompente e sfacciato come pochi fiori sanno essere…

Non ha timidezza, la peonia…
Dispettosa, appunto…bella come un incanto, soave come un tulle, morbida come batuffoli di cotone…
e lenta…un anno, due, talora tre, e lei decide di fare capolino al primo sole della primavera dopo tanta attesa…

Ti ha fatto aspettare anni, tu che, al piantare quel rizoma ricco di gemme turgide, pensavi di vederla fiorire nell’immediato…
Come sospiro di amante deluso, è l’attesa della sua meravigliosa bellezza.
Autore:  Emanuela Sannipoli

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