Ma dove sono
finiti i papaveri?
A volte
capita di vederli, ma è davvero molto raro…capita di scorgerli agli angoli di
qualche strada, e fa tanta tristezza rassegnarsi al fatto che non ci siano quasi più.
Capita di
vederli in qualche vivaio, come fossero fiori “di grido”(alla moda, insomma) e
infatti non sono rossi, ma giallognoli o arancioni…dagli enormi petali…bellissimi,
per carità, ma non sono “quei” papaveri, i “nostri” papaveri, quelli di quando
eravamo bambini….
I papaveri di
quando eravamo bambini crescevano sotto la nostra casa, in periferia, tra
strade sterrate e squarci di prato…erano tanti, tanti, e tutti ondeggiavano al
vento, anche quando il vento era poco, perché il papavero era un fiore
impalpabile, leggero, timido nel suo reclinare lieve …ma prepotente nel rosso
del suo colore, così spavaldo, quel rosso, che sembrava uno squarcio tra cielo
e prato…
Tra corse e
cadute, che ci lasciavano le ginocchia sbucciate, tra litigi di bambini e canti
di cicale, tra le voci di mamme che
gridavano “a casaaaaaa”, tra qualche
cavalletta che ha fatto frignare noi bambine e sghignazzare i maschiacci, ci
sono loro, i papaveri.
Li
prendevamo, noi bambini, e usavamo i loro pistilli come piccoli timbrini, che
lasciavano stelle apparentemente indelebili sulle nostre mani, sui nostri
polsi, sui nostri ricordi di oggi….
Uso il
passato perché i papaveri, quei papaveri, non ci sono più….
Ricordiamoli così
Autore: Emanuela Sannipoli
Complimenti, che belle parole, mi hanno fatto rivivere dei bellissimi ricordi di quando ero bambina, ragazza, della mia vita.. amo i papaveri! :)
RispondiEliminaAngela (64 anni di Milano)
cara Angela, li amo anche io.......purtroppo se ne vedono pochi
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