Una delle cose più affascinanti nei fiori è il loro meraviglioso riserbo.

Henry David Thoreau

lunedì 1 ottobre 2012

VIOLETTA



La magica freddezza del suo colore evoca fantasmi e iatture che gli istrioni dei teatri  temono.
Ma la sua forma romantica e il suo soave profumo richiamano timidezza e riservatezza. Non sfacciata nel colore, non sfacciata nelle forme, né nelle dimensioni, la violetta è fedele a sé stessa…ritroviamo nella sua forma a cuore i colori dell’alba e i profumi di Parma…Fiore del quale non poteva fare a meno la duchessa  Maria Luigia , è simbolo stesso della città ducale e con la stessa Parma ha uno storico legame.
A tal punto lei amava questo fiore, che se ne circondò completamente, fino a preferire il suo colore per sé stessa e  i suoi servitori. E fu lei a volere quel profumo esclusivo di cui oggi tutti godiamo.
In Francia i suoi fiori vengono canditi, ed ecco il risultato...
così bello e fragile da sembrare surreale.

Tanto è timida nelle fattezze, quanto poco lo è nella riproduzione. Essa si riproduce in modo ambivalente, sia sessualmente che vegetativamente, e per questo è facile che tappezzi velocemente lo spazio che la circonda.
le mie violette
Non ama particolarmente il sole. La sua timidezza non le permetterebbe di reclamare i raggi del sole, e quindi ne gode soavemente, sotto le fronde di un cespuglio, sotto una legnosa foglia di magnolia, ai piedi di una quercia, ai bordi di qualche aiuola, tra le pietre di un giardino roccioso…

Qualche signora, che segue la moda, la preferisce coloratissima e un po’ esagerata nelle forme, e per questo nei vivai ne troviamo anche dei colori del fuoco e della ruggine, dai petali un po’ sfrontati, dalle foglie carnose….

Ma la violetta è quel che è. Chi la ama davvero la preferisce selvaggia e scostante, nascosta sotto qualche foglia di bosco, dai piccoli fiori delicati e dalle foglioline minute, che rasentano, nella loro rotondità, la perfezione del cerchio di  Giotto….
 Foglie rotonde che fanno da letto alla rugiada del mattino…

Quando ero piccola mia mamma mi comperò una bambolina che profumava intensamente, così intensamente di violetta, che ancora oggi ricordo quel profumo come fosse ieri.
La bambolina era minuta, quasi invisibile, tutta viola…e oggi, anche se ha perduto la brillantezza di quei colori e la scia di quel profumo, ancora la conservo in una scatolina, un po’ ingrigita dal tempo ma sempre la mia preferita…

Se ci capita di passeggiare in un bosco e di intravedere un puntolino viola o bianco, inchiniamoci a sbirciare, accarezziamo, se vogliamo, odoriamo, se possiamo, e ammiriamone gli algidi colori,  ma non strappiamo dal terreno la piccolina….consideriamola il portafortuna del nostro cammino, e lasciamo alle nostre spalle questo piccolo, meraviglioso miracolo della natura.




Autore: Emanuela Sannipoli

5 commenti:

  1. grazie dell'articolo. amo i fiori. amo le viole e le rose. proteggo gli animali.

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    1. Grazie raffaella dei tuoi commenti quanto prima tornero' a scrivere sul mio blog

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  2. e amo ogni forma di creatività...ne ho sperimentate tante.

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  3. Cara Raffaella, allora ci capiamo, io della creatività ne faccio una ragione di vita

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  4. LA TIMIDEZZA FA DI QUESTO FIORE UN PUNTO DI FORZA NEL COLORE CHE NESSUNO PUò NON NOTARE E AMMIRARE SE PUR PICCOLO SI FA AMMIRARE SEMPRE .

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