Una delle cose più affascinanti nei fiori è il loro meraviglioso riserbo.

Henry David Thoreau

mercoledì 23 maggio 2012

LA DALIA


La dalia ispira davvero tanta simpatia.

 Il suo fascino sta nell’avere tanti, ma proprio tanti colori.
 E’ un fiore semplice, forse  un po’ più pretenzioso e fanatico della margherita, ma evoca allo stesso modo usi e abitudini di un tempo…Le dalie le trovavi davanti alle case di campagna, e la loro macchia di colore spiccava prepotente al lato del portoncino di entrata….

Vicino, la rosa, il geranio, a volte una ortensia nell’angolo più ombroso, ma era sempre la dalia a farla da padrona…non era mai sola, la dalia….la nonna, la mamma, la coltivavano  sempre in gruppetti colorati….e se lo spazio era poco, lo si rubava all’orto…in fondo, ma proprio in fondo, dopo aver percorso il vialetto che costeggiava ortaggi e aromatiche, si arrivava al solito spazietto delimitato da mattonelline piantate nel terreno, con la punta all’insù. Eccole, meravigliose, piccole o grandissime,  imponenti nella loro sfacciata cromìa.

 L’appellativo “giorgina”;le giganti; le cactus; le pon-pon…curiosi  nomi che strappano da soli un sorriso….

La loro esplosione è estiva, e il suono delle cicale è la giusta colonna sonora alle nostre bizzarre amiche.

Come poteva , la dalia, provenire da altro paese che non fosse il Messico?
 Di quella terra evoca i colori, con quei colori comunica la gioia  e la bellezza infinita della natura…Ne troviamo ormai di tutti i colori, tranne forse i blu e i neri, ma la dalia, che sia essa in miniatura o gigante o normale o ponpon, si fissa nella memoria comunque per i suoi toni caldi, che sempre l’hanno contraddistinta.

E’ il fiore dei semplici,  è il  fiore esotico , è fior di popolo  .


Ammiriamola ancora una volta, prima di reciderla per la gioia del nostro salotto. 


















Autore:  Emanuela Sannipoli

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